Amore e gestione emozionale
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Che cos’è l’amore?
Come posso riconoscere l’amore dalla dipendenza affettiva?
Come fare per non cadere nella dipendenza affettiva?
Le emozioni sono reazioni complesse che coinvolgono sia il corpo che la mente.
Dal punto di vista psicologico le emozioni sono fonti di autoconoscenza e di saggezza: ci aiutano a renderci conto delle necessità che abbiamo e possono essere una importante bussola per orientarci a prendere le migliori decisioni per noi stessi nel corso della vita.
E’ per questo che dobbiamo ascoltare le nostre emozioni, abbracciarle dentro di noi. Ignorare le emozioni ci farà sentire disconnessi da noi stessi, dal nostro noi più profondo.
La disconnessione emozionale crea molti problemi a livello psicologico, psicosomatico e delle relazioni interpersonali e condurre a pericolose dipendenze affettive.
Ascoltare le emozioni è un apprendimento e significa guardarle con curiosità, chiederci cosa ci sta dicendo quell’emozione che proviamo in un certo momento: verso quali azioni mi sta orientando quell’emozione? Cosa devo fare o smettere di fare per stare meglio?
Possiamo affermare che il nostro equilibrio psicologico passa attraverso l’integrazione non solo delle emozioni positive ma anche delle emozioni negative. La ragione è che tristezza, la rabbia, la paura etc., fanno parte della vita e sono necessarie. Hanno funzione di adattamento.
Durante il corso impariamo la relazione costruttiva con le emozioni.
Il problema che dobbiamo porci è in che modo dobbiamo relazionarci con le emozioni e in particolare con quelle relative alla sfera affettiva, che fanno parte della vita e sono necessarie, in quanto hanno una funzione di adattamento, altrimenti si installano in noi sotto forma di ansia, depressione, rabbia, senso di colpa etc.
Il modo sano e costruttivo per entrare in relazione con le nostre emozioni comprende tre aspetti fondamentali:
Autocoscienza delle emozioni. Si tratta di fermarsi a percepirle e dar loro un nome, osservarle nel corpo (dove e come si manifesta nel corpo l’emozione che sto provando?) e accettarle senza ricorrere a strategie per scappare da esse o reprimerle. E’ diventare testimoni delle nostre emozioni senza giudicarle, senza nessun giudizio di valore. Mi sento triste, sono adirato, ho paura....
Alla maggior chiarezza in ciò che sento corrisponde una maggiore capacità di poter fare qualcosa con ciò che sento: la percezione cosciente dell’emozione è la base della regolazione emozionale.
Questa fase di riconoscimento delle emozioni in me stesso, implica che ascolti le azioni alle quali l’emozione mi sta invitando.
Espressione. Le emozioni sono energia che ha bisogno di essere espressa all’esterno per non incistarsi in noi stessi. Quando mettiamo le parole ad una emozione prendiamo maggiore coscienza di essa e la sentiamo più tangibile, pertanto riusciamo a maneggiarla.
Autoregolazione. Significa imparare ad attenuare un’emozione che ci fa soffrire e aumentare un’emozione che ci interessa per la nostra vita e che contribuisce al nostro benessere, come nel caso di tutte le emozioni positive. Possiamo regolare un’emozione in noi stessi e nelle nostre relazioni interpersonali in cui si situano la maggior parte dei nostri stati d’animo, per cui è necessario sviluppare capacità tanto importanti come l’empatia, la compassione e la comunicazione positiva.
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